Questa tipologia di tumore è molto diffusa ed è tipica dell'uomo che, già dopo i 50 anni di età, dovrebbe provvedere a sottoporsi ad esami specifici. In particolare se in famiglia vi sono casi diagnosticati, i controlli dovranno iniziare già all'età di 40 anni. La familiarità, infatti, contribuisce ad elevare il rischio che possa presentarsi il problema.
Inizialmente il tumore è asintomatico, mentre in una fase successiva appaiono i primi segnali:
- urinare con maggiore frequenza
- urinare con difficoltà
- accusare dolore durante l'atto di minzione
- presenza di tracce ematiche nelle urine.
Tale sintomatologia non sempre è indice di formazioni neoplastiche, infatti il primo esame a cui sottoporsi è chiamato PSA, da effettuarsi in laboratorio. Un aumento del suo valore, può dipendere anche da infezione, infiammazione o formazione benigna. Qualora tale valore fosse alterato saranno però necessari ulteriori approfondimenti: risonanza magnetica multiparametrica e biopsia prostatica.
Sebbene sia una malattia altamente diffusa, le speranze di restare in vita sono notevoli: più del 90% dei pazienti supera brillantemente il problema. Se il tumore alla prostata ha raggiunto uno stadio avanzato ed il paziente non ha superato i 70 anni di età, a seguito di consulto con lo specialista si potrà optare per la rimozione chirurgica della ghiandola e dei linfonodi. L'intervento (prostatoctomia radicale) si esegue in laparoscopia robot-assistita tridimensionale.
Alcuni pazienti, successivamente potrebbero sottoporsi ad ulteriori terapie come la radioterapia localizzata nella zona della ghiandola, mentre la brachiterapia è una tecnica che consente di inserire piccole particelle radioattive nella zona interessata. Infine, le terapie ormonali, indicate per pazienti più anziani o con presenza di metastasi, consistono nell'abbassare i livelli di testosterone al fine di ridurre la formazione delle cellule cancerogene.
Per prevenire problemi alla prostata, sarebbe opportuno avere un'alimentazione sana a base di frutta e verdura, eliminare il consumo eccessivo di carne rossa e di grassi saturi, senza tralasciare l'attività fisica ed il controllo del proprio peso.