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Guglielmo Marconi

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Nato a Bologna il 25 aprile del 1874, trascorse i primi anni della giovinezza in Italia tra Bologna, Firenze e Livorno e in Inghilterra. I primi studi li compì a Firenze in un istituto privato, continuandoli poi a Livorno dedicandosi in particolare all’elettrotecnica. Nel 1893 cominciò ad interessarsi delle oscillazioni elettriche, che a quell’epoca erano oggetto di studio solo di fisici attraverso ricerche di laboratorio. Nessuno di quegli scienziati, però, aveva pensato di impiegare le onde elettriche per la telegrafia senza filo. Anzi, alcuni di essi, sentito che un giovanetto italiano aveva proposto un nuovo sistema di telegrafia mediante onde elettriche, ne negarono la praticità. Marconi, però, nel 1895 si rinchiuse nella villa paterna e scoprì che collegando un generatore di oscillazioni elettriche a un filo metallico isolato nell’aria (antenna) e alla terra, si otteneva un efficiente radiatore di onde elettriche e che queste potevano essere rilevate alla distanza di 2 km da un ricevitore anch’esso collegato ad un filo metallico e alla terra. Sorsero così le prime due stazioni radiotelegrafiche. Marconi scoprì che la portata delle trasmissioni delle onde elettriche accresceva con l’aumentare dell’altezza delle antenne dal suolo. Intuì pure la possibile praticità ed il grande avvenire della sua invenzione. Erano però necessari grandi mezzi finanziari. Nel 1896 si recò perciò a Londra accompagnato da sua madre, che, attraverso propri parenti che facevano da intermediari, gli fece presentare l’ingegnere capo del Post Office. Costui gli permise di dare una pubblica dimostrazione dell’efficienza dei suoi apparecchi. Successivamente, nel 1897, Marconi dimostrò la possibilità di comunicare ad una distanza di circa 4 km, che poco più tardi giunse ai 15 km. Si sviluppò quindi una gara tra governi delle grandi nazioni per ottenere una pratica dimostrazione del suo sistema di telegrafia. Tra questi l’Italia, con il ministro della Marina Brin che pregò Marconi di ritornare in patria per tradurre in pratica le proprie esperienze di radiotelegrafia sulle navi della R. Marina. Marconi aderì all’invito e successivamente fece lo stesso con Francia e Stati Uniti. Ha data 2 giugno 1896 il primo brevetto Marconi e in seguito vennero rapidamente registrati migliaia di brevetti riguardanti la telegrafia senza fili. Tanti e imprevisti furono gli ostacoli che si opposero allo sviluppo dell’invenzione di Marconi: le alte montagne, la curvatura della terra, la luce solare, le interferenze tra stazioni vicine, le scariche elettriche atmosferiche apparvero all’inizio delle barriere insormontabili, ma Marconi riuscì a vincere genialmente e tenacemente gli ostacoli presentatisi. Nel 1898 creò i primi apparecchi radiotelegrafici con speciali circuiti capaci di garantire l’indipendenza delle comunicazioni contemporanee di più stazioni vicine. Riuscì a dimostrare la possibilità di trasmissione attraverso l’Atlantico, stabilì le prime comunicazioni radiotelegrafiche tra Stati Uniti ed Inghilterra e nel 1907 inaugurò il primo regolare servizio pubblico radiotelegrafico tra Europa e America. A seguito del servizio radiomarittimo stabilito da Marconi a bordo di molte navi, nel 1909 avvenne il salvataggio di equipaggi ed ufficiali di due piroscafi che a causa della nebbia avevano avuto una collisione in pieno Atlantico. Vennero così promulgate leggi speciali per rendere obbligatorio l’impianto di stazioni radio a bordo delle navi. Infatti il salvataggio della maggior parte dei passeggeri a bordo del transatlantico Titanic nel 1912, conferì grande merito al servizio reso dalla radio e dalla perfetta organizzazione stabilita per le comunicazioni marittime. Nel 1924 previde che i successivi servizi radio tra continenti si sarebbe basato su onde corte e nello stesso anno riuscì a trasmettere per la prima volta la voce a mezzo della radiofonia. Tra Inghilterra e Australia.
L’importanza dell’opera di Marconi è stata riconosciuta da governi, università, società scientifiche. Innumerevoli i riconoscimenti assegnatigli tra cui le lauree ad honorem delle università di Bologna, Oxford e Cambridge, le altissime decorazioni e onorificenze a lui conferite da molte nazioni, il premio Nobel per le scienze fisiche, varie medaglie, importanti titoli e nomine.

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