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La sede dove sorge la Reggia del capoluogo campano, non fu scelta a caso. Il re Carlo di Borbone, amante della caccia, analizzò bene le colline circostanti la città e scelse alla fine quella di Capodimonte, perchè ricca di vegetazione e di selvaggina, nonchè per la strategica posizione panoramica e per l'assoluta tranquillità che avrebbe circondato la nuova dimora reale. La Reggia fu costruita per ospitare una collezione di opere d'arte ereditate dalla madre de re, Elisabetta Farnese, sistemate temporaneamente presso il Palazzo degli Studi, oggi Museo Archeologico Nazionale.

La prima pietra fu posta nel 1738 con l'ing. Antonio Medrano, il quale presentò ben tre progetti distinti. Fu scelto quello che prevedeva la realizzazione di un vasto edificio a pianta rettangolare, con tre cortili interni di forma quadrata, le sale rivolte a sud con vista sul mare furono destinate a contenere i dipinti. Le sale interne con affaccio sul giardino, furono destinate alla biblioteca. La sontuosa reggia si sviluppa su tre livelli così ripartiti: piano terra, piano ammezzato e secondo piano adibiti ad ambienti della servitù e di servizio; al primo piano le stanze di rappresentanza, gli alloggi reali e le esposizioni di opere d'arte. Più tardi nel 1742, l'arch. Ferdinando Sanfelice, iniziò la sistemazione dei 124 ettari di terreno che formano il Parco di Capodimonte. Esso accoglieva 16 palazzine tra cui fabbriche, residenze, depositi, chiese ed un cimitero.

Il Parco ricco di statue e fontane, accoglie 400 specie vegetali, anche esotiche (come le palme) e fu utilizzato prevalentemente per l'attività venatoria dei sovrani, nonchè per le feste. Tra le fabbriche presenti vi erano quella degli arazzi e delle porcellane, una Stamperia Reale ed un'altra d'armi. L'arrivo dei sovrani francesi a Napoli, nei primi anni del 1800, diede nuovo slancio alla Reggia, poichè essi fecero urbanizzare la collina e realizzare un collegamento diretto tra la città e la dimora reale. La strada rettininea ed il ponte che collegava il "vallone della Sanità" ad una piazza, ancora oggi denominata "Tondo di Capodimonte", (da cui iniziano una serie di tornanti che conducono fino al Palazzo), fu chiamata Corso Napoleone, oggi nota come S.Teresa degli Scalzi e Corso Amedeo di Savoia. Tempo dopo fu realizzata una scalinata (su progetto di A. Niccolini), che partendo dal Tondo, sale fino alla Reggia, con esclusivo percorso pedonale.

Il Palazzo fu definitivamente completato nel 1838 con ulteriore sistemazione del Parco circostante. Con l'Unità d'Italia, furono inserite numerose porcellane di stile Biscuit continuando ad essere utilizzata come residenza reale. Solo più tardi nel 1949 e con i lavori di restauro, il Palazzo fu trasformato in sede museale. Il Museo Nazionale di Capodimonte fu infatti inaugurato nel 1957.

La bellezza e la storia della Reggia non lasciano dubbi, consigliamo a tutti di visitarla.

Pubblicato in Viaggi