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Il russamento notturno in medicina è conosciuto come roncopatia e comporta un disagio non soltanto per chi dorme accanto, ma soprattutto per il soggetto stesso che ne soffre. Al russare innanzitutto consegue un ispessimento della carotide, tale da aumentare il rischio di aterosclerosi e quindi di ictus.

Il problema non è circoscritto al semplice fastidio notturno, ma ha ripercussioni sulla salute del russatore: basti considerare che può essere collegato alle apnee ostruttive del sonno, condizione quest'ultima alquanto grave. Se infatti accanto al russamento si alternano fasi di silenzio respiratorio, potrebbe trattarsi di apnee e quando sono prolungate e frequenti, si possono generare ulteriori complicazioni quali ad esempio: innalzamernto della pressione arteriosa, artrite cardiaca, rischi di infarto e di ictus cerebrale.

Il mancato apporto di ossigeno nell'organismo dovuto alle apnee, comporta anche un cattivo riposo notturno, un faticoso risveglio, un senso di affaticamento generale e probabili cefalee più o meno intense. Inoltre non bisogna tralasciare che chi ronfa può anche arrivare a superare gli 80 decibel di rumore che rende molto difficile il riposo del partner, ma anche del russatore stesso, il quale, anche se inconsapevolmente, ha risvegli continui che sono importanti per la qualità finale del sonno e del riposo.

La motivazione principale del russare deriva dalle strutture molli delle vie aeree (naso e gola) che durante il sonno tendono a rilassarsi e, se aderiscono, provocano un'ostruzione alla respirazione. Tale evenienza è maggiormente favorita se si dorme in posizione supina, se si ha il naso chiuso (per es. a causa di un raffreddore), se si è ecceduto con l'alcol, ma contribuiscono anche altri fattori quali il fumo ed il sovrappeso, (perchè il tessuto grasso che si deposita anche nel collo, determina un restringimento delle vie aeree) e l'avanzamento dell'età.

Le strategie da seguire per evitare il verificarsi del fastidioso "rumore" notturno, possono variare da soggetto a soggetto. Ad un russatore lieve basterebbe dormire con due cuscini ed evitare la posizione supina prediligendo quella su un fianco. E' ormai accertato che cerrotti e spray servono a poco o nulla, in quanto il naso non ha un ruolo importante, tant'è che l'operazione al setto nasale e/o ai turbinati, nella maggior parte dei casi, è risultata inutile.

Si consiglia di dimagrire se c'è un problema di obesità e di ricorrere alla terapia della radiofrequenza per irrigidire i tessuti molli della gola. Quest'ultima terapia avviene in anestesia locale per una durata di 30-60 minuti. Se poi, invece, si arriva dallo specialista già con gravi apnee notturne, l'unica soluzione,purtroppo non ben tollerata da tutti, è un macchinario C-PAP, simile ad un aerosol, che produce aria a pressione ed evita il rilassamento delle mucose orofaringee.

Pubblicato in Costume e Società